Perchè giochi alchemici

"Giochiamo che io 'ero' una maga e 'preparavo' un impasto magico che 'userò' per farti correre velocissimo ... Servira' quella terra dal colore diverso, proprio sotto il faggio. Poi i sassolini che ci sono in quel punto ...ma solo quelli piccoli e un po' luccicosi. Poi di tutta l'erba del prato oggi scelgo questa!  É la più bella e le sue foglie sono sicuramente magiche! ...

Quante volte, da piccola, i miei giochi cominciavano così!  Da bambini si esplora con entusiasmo il proprio mondo immaginativo e l'invisibile. Ci sono il bene e il male, coraggio innato e paure da affrontare, confini da superare.  Misteriosi simboli da disegnare per non dimenticarli e tutta la natura da scoprire. In questi giochi non vi è 'tempo' e quindi fine. Nessun giudizio..nessun limite razionale. Solo libera espressione creativa e continua sperimentazione.  Tramite il feltro riscopro i riti alchemici di giochi e simboli che mi accompagnano dall'infanzia  e che sono parte di ognuno di noi.  Con la lana non lavoro. Interagisco. Esploro le sue reazioni al calore che trasmetto attraverso le mani o agli oli essenziali che disciolgo nell'acqua.  La lana è viva! Reagisce anche ai miei stati d'animo e alle mie attitudini ricordandomi di prestarvi maggiore attenzione.  Mi insegna ogni giorno a credere alle mie intuizioni e ad attuarle con sempre maggiore esperienza.  Ho scoperto che con il feltro posso realizzare oggetti utili ed esprimermi attraverso di essi trasmettendo  in ogni arazzo, sciarpa, vaso o abito un po' della magia che mi ha permesso di  crearlo.  Un meraviglioso gioco per continuare a crescere evolvendo.  E per questo dico GRAZIE! 

Questa immagine vi mostra i luoghi nei quali ho avuto la fortuna di nascere e crescere giocando. Una terra magica che porto sempre nel cuore a cui hanno dato il nome Alpago. Ed anche per questo dico GRAZIE!

Leylah Saroyan

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Lago di santa croce